AMENITIES

Questa raccolta di progetti è una specie di “Libro delle Ricordanze”.

Tale forma letteraria è in effetti ormai desueta, mentre invece era in voga nel Medioevo. Erano libri di memorie (“ricordanze”, per l’appunto) che l’autore andava registrando nel tempo, per un uso prevalentemente personale o perché potessero essere utili a persone prossime all’autore.

Perché Ricordanze? Pur nella pragmatica dimensione delle Amenities, che in sè non si preoccuperebbero di interrogarsi sui massimi sistemi dell’architettura, vi è uno stupore acerbo che permane nel preoccuparsi di ragioni dell’architettura attraverso occasioni non proclamate dalla dottrina.

Un esempio è il rapporto di un progetto per Amenities con la Storia e con il Luogo: l’occasione di contatto con la tenera intensità del passato ed il radicamento con il sito fa emergere una volontà riflessiva che suggerisce di filtrare l’emozione estemporanea attraverso il ragionamento o il metodo: probabilmente per cogliere proprio una forma di unicità nel processo che è preziosa perché generata da una facoltà immaginativa di tipo giovanile ovvero da una intuizione non razionale che docilmente si assoggetta al vaglio della ragione.

Non è tuttavia quella filtrata dalla ragione una speranza Vera: è piuttosto la consapevolezza del dolore, dell'assenza, del disinganno. Che non trova soddisfazione e che inevitabilmente resta un’aspirazione non godibile. Quindi cosa c’entra con argomenti frivoli, o quantomeno leggeri e disimpegnati? Qui si parla di Amenities, ovvero di luoghi, di contesti e di situazioni che stanno nel territorio delle Amenità: il tempo libero, l’intrattenimento, lo svago, la vacanza ed il turismo non sono categorie che usualmente si trovano nell’ortodossia architettonica per chi cercasse risposte a verità attraverso lo spazio costruito.

In effetti l’espressione che “Amenities non rientrano nel novero della Vera Architettura”, così per come sembra che potesse trasparire dalle considerazioni di sopra, è apodittica e non valuta nella giusta misura certe esperienze architettoniche che effettivamente agganciano il progetto ed il costruito per Amenities a precise verità sociali, storiche e politiche: più correttamente avrebbe potuto affermarsi invece che una parte della storia dell’architettura ha conferito a certi modelli il ruolo di attrattore dei significati simbolici e fattuali dell’opera costruita (l’Architettura Religiosa, l’Architettura Civile, l’Architettura delle Infrastrutture, l’Architettura Militare, l’Urbanistica) mentre un’altra parte ha lasciato che frange originariamente di margine rimanessero fuori dalla porta delle Stanze dell’Architettura. .

Una visione meno schematica e manualistica, che è anche più moderna, del mondo architettonico invece evita l’attribuzione di valori discendenti dal “tipo” e conferisce le proprie attribuzioni di merito in relazione a meccanismi meno escludenti e più trasversali.

Allora ho esplorato temi di Amenities avendo già scontato le conseguenze di un peccato originale che avrebbe potuto, sbrigativamente, limitare e circoscrivere il campo di interesse ad aspetti di margine del pensare e fare architettura: si rimanda al Libro delle Ricordanze perchè Ricordanza è dunque forma definita di un indefinito smarrimento che si patisce gestendo la contraddittoria ambiguità della disciplina: allorquando la rivisitazione di un antico piacere dell'immaginazione giace accanto alla consapevolezza della falsità di molti processi, che spesso generano solo illusioni.

ANNO

2021

CATEGORIA

Raccolta progetti

ARCHITETTO PHD

Vito Corte

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  • ANNO : 2021
  • CATEGORIA : Raccolta progetti
  • LUOGO :
  • ARCHITETTO PHD : Vito Corte
Architetto Corte