HOTEL BELVEDERE
Nel nuovo progetto di ristrutturazione di questo esistente complesso turistico, costruito in tempi successivi e senza un programma organico, c’è stato un insieme dei fattori che hanno interessato l'ambiente nel quale il complesso esiste: l'uomo, la flora e la fauna; il suolo, l'acqua, l'aria, i fattori climatici ed il paesaggio; le interrelazioni tra i suddetti fattori; i beni materiali ed il patrimonio culturale.
Il nuovo progetto ha cercato di:
1) evitare la modificazione permanente della morfologia originaria dei siti interessati;
2) porre particolare attenzione all'inserimento ambientale e paesaggistico delle opere;
3) realizzare infrastrutture inserite in uno spazio naturale di facile fruizione per il pubblico;
4) migliorare le condizioni ambientali delle aree limitrofe;
5) realizzare con cura interventi di piantumazione per integrare, ove necessario, la vegetazione esistente;
6) impiegare materiali da costruzione naturali;
7) ridurre al minimo l'impiego di calcestruzzi ed evitare l'utilizzazione di materiali bituminosi per le pavimentazioni stradali.
Il processo di risamento ambientale ha segnato una sostanziale tappa per il prevalente ripristino geomorfologico e naturalistico del pendio collinare
Considerata la valenza paesaggistica complessiva sono state preferite le soluzioni progettuali che hanno determinato i minori problemi di compatibilità paesaggistica. Pertanto il progetto, a valutazione paesaggistica effettuata, ha suggerito dei significativi interventi di mitigazione, sia visivi che ambientali.
La percezione dal basso (dal mare o dall’insediamento urbano) e quella dall’alto (dalla montagna) a seguito di tali interventi dovrebbe risultare migliore rispetto a quanto oggi si presenta: l’incidenza prospettica, appiattendo le superfici, neutralizza gli spazi e le lacune e dovrebbe restituire allo sguardo una visione pressocchè integra del crinale, come se il violento inserto edilizio dell’antico “hotel belvedere” fosse stato rimosso.